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Superbonus 110% per privati e condomini: come usufruire del credito d’imposta
Come ormai è noto, il Decreto Rilancio (Decreto-legge 34/2020) ha introdotto il cosiddetto Superbonus 110%, ovvero un credito di imposta totale per le spese sostenute per interventi di efficientamento energetico e antisismici.
L’aliquota di detrazione è la più alta mai concessa, ma è bene sottolineare alcuni punti per evitare di effettuare i lavori edilizi e scoprire di non aver diritto al Superbonus 110%.
Per questo, prima di avviare i lavori (sia come privati che come condomini) è bene effettuare un’analisi preventiva in merito:
• alla tipologia di intervento (con particolare attenzione tra interventi trainanti e trainati) per non rischiare di realizzare lavori che non hanno diritto al Superbonus 110%;
• condizioni necessarie per ottenere l’agevolazione;
• come usufruire del credito di imposta (analizzando anche le alternative della cessione del credito o sconto in fattura).
Vediamo brevemente, dunque, cosa prevede la misura contenuta nel Decreto Rilancio e quali aspetti vanno analizzati con attenzione.
Gli interventi ricompresi nel Superbonus 100%
Non tutti gli interventi possono beneficiare del Superbonus 110%, ma solo alcuni che riguardano l’efficientamento energetico e antisismico degli edifici. Infatti, ad esempio, i lavori di ristrutturazione di interni non sono ricompresi e possono godere delle solita aliquota di detrazione pari al 50%.
I lavori che danno il diritto al Superbonus 110% sono stati suddivisi in due categorie: interventi trainanti e interventi trainati: ciascuno degli interventi trainanti danno diritto all’agevolazione, mentre per quelli trainati è necessario che siano effettuati in concomitanza con almeno un intervento trainante.
Gli interventi trainanti sono:
1. Interventi di isolamento termico che devono interessare le superfici opache verticali e orizzontali dell’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della sua superficie disperdente lorda. Il Superbonus 110% è calcolato su un tetto massimo di spesa di 60 mila euro per ogni unità immobiliare;
2. Sostituzione di impianti di riscaldamento e raffrescamento sia su singole abitazioni che su edifici. Il vecchio impianto deve essere sostituito con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o agli impianti di microcogenerazione; il tetto massimo di spesa è di 30 mila euro per ogni unità abitativa dell’edificio comprensive della spese per lo smaltimento e la bonifica del vecchio impianto.
Gli interventi trainati sono:
1. Acquisto e posa di infissi e schermature solari;
2. Acquisto e posa di impianti solari fotovoltaici con tetto massimo di spesa di 48 mila euro per ogni unità immobiliare e, in ogni caso, con il limite di 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto se l’installazione avviene nell’ambito dei lavori di riqualificazione energetica; se così non fosse il limite è ridotto a 1.600 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto;
3. Installazione di colonnine di ricarica elettriche.
Per quanto riguarda il Sismabonus 110%, può essere applicato non solo nelle zone 1 e 2 (ovvero in quelle a più alto rishcio sismico), ma anche nelle zone 3 (quelle a basso rischio). Inoltre, è prevista anche una detrazione quasi totale, con aliquota pari al 90%, sull’acquisto di una polizza assicurativa anticalamità se acquistata contemporaneamente agli interventi antisismici effettuati.
Detto ciò, è importante stabilire se gli interventi in programma siano ricompresi tra quelli che beneficiano del Superbonus 110%. E’ importante tutelarsi sul punto poiché, non sempre gli stessi lavori possono essere ammessi, anche se riguardano l’efficientamento energetico. Per fare un banale esempio, un cappotto termico in una villetta oppure in condominio è ammesso, ma se lo stesso cappotto termico viene effettuato su locali differenti (esempio i box) potrebbe non essere ammesso.
Quindi, è bene analizzare la tipologie e la natura dell’opera edilizia da eseguire.
Condizioni necessarie per ottenere l’agevolazione
Innanzitutto occorre rientrare tra i destinatari della misura così come indicati dal comma 9 dell’art. 119 del Decreto Rilancio. In base a tale dispositivo possono richiedere il Superbonus 110%:
a) i condomini;
b) le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari;
c) gli istituti autonomi case popolari (IACP) e da enti che hanno le stesse finalità sociali nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica;
d) le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati sugli immobili posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.
Ma condizione altrettanto indispensabile è il miglioramento di almeno due classi energetiche, requisito valido sia per i condomini che per le singole unità immobiliari. Tale miglioramento deve essere accertato e asseverato attraverso un Attestato di Prestazione Energetica (APE) rilasciato da un tecnico abilitato.
Quindi, nel caso in cui i lavori edili non consentano il miglioramento energetico richiesto, non si avrebbe diritto all’agevolazione. E’ bene, anche in questo caso, analizzare il progetto di intervento e analizzare il grado di efficientamento energetico raggiungibile.
In cosa consiste la nostra consulenza
Gli interventi così detti minimi per il raggiungimento dell’obbiettivo di miglioramento delle due classi energetiche richieste dal Superbonus 110%, sono rappresentati dal cappotto termico, sostituzione caldaia ed infissi a cui vanno eventualmente poi ad aggiungersene degli altri. (fotovoltaico e colonnina ricarica)
Una volta manifestato il proprio interesse alla realizzazione di un intervento con il Superbonus 110% ed esaminate semmai all’interno del nostro portale le possibilità di accesso all’intervento, potrete richiederci un contatto online. I nostri tecnici Vi ricontatteranno ed effettueranno uno studio preventivo iniziale circa la possibilità di accedere al Superbonus 110%, si procederà poi con il conferimento di un incarico tecnico con delega per l’accesso alle planimetrie catastali ed una verifica urbanistica e catastale. Rammentiamo difatti che uno dei principi cardine per l’acceso al Superbonus 110% è l’inesistenza di abusi edilizi e pertanto, in presenza di questi, si dovrà preventivamente procedere alle opportune sanatorie a mezzo di tecnici incaricati dal cliente o eventualmente anche attraverso il nostro servizio tecnico.
Al termine della verifica, i nostri consulenti tecnici elaboreranno una relazione sulla possibilità di accesso al bonus. Si affiderà l’incarico ai medesimi tecnici per l’elaborazione dei computi metrici, direzione lavori, parte sicurezza e quant’altro, tutte attività per lo più compensate con sconto in fattura e dunque sempre con il superbonus.
A questo punto la nostra associazione, in collaborazione con i tecnici incaricati ed assieme al cliente, sceglieranno tra le varie aziende associate un ventaglio di società adatte all’esecuzione dell’intervento.
L’azienda affidataria provvederà autonomamente ad implementare la pratica per il Superbonus cedendolo agli istituti di credito convenzionati senza che Voi dobbiate pensare a nulla ed anticipare alcuna somma inerente gli interventi oggetto del superbonus.
In alternativa, qualora il cliente sia intenzionato a mantenere per se il credito per poi cederlo, lo potremo agevolare presso gli istituti di credito ed assicurativi con noi convenzionati.
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